Renzo a Milano (cap. XI)

Perché durante il matrimonio per sorpresa, i bravi, mandati da don Rodrigo, hanno tentato di rapire Lucia

perché durante il matrimonio per sorpresa, don Rodrigo in persona ha cercato di rapire Lucia

perché, su consiglio di Agnese, la madre di Lucia, i due hanno deciso di sposarsi altrove

perché Azzeccagarbugli ha riferito a don Rodrigo del suo incontro con Renzo Tramaglino

Lucia presso la casa di una zia a Milano, Renzo a Monza dal cugino Bortolo

Renzo a Milano dal cugino Bortolo, Lucia a Monza presso la casa di donna Prassede

Lucia presso il convento della monaca di Monza, Renzo a Milano diretto verso il convento dei cappuccini

Renzo presso il convento della monaca di Monza, Lucia a Milano diretta verso il convento dei cappuccini

Agnese

fra Galdino

fra Cristoforo

don Abbondio

Le cause della peste e della carestia

La storia di una monacazione forzata

La storia del governo spagnolo nel Milanese

Le conseguenze del malgoverno spagnolo nel Milanese

due macrosequenze, la prima occupata dalle vicende di don Rodrigo e dei bravi, la seconda dall'arrivo di Renzo a Milano

tre macrosequenze, la prima occupata dalle vicende di don Rodrigo e dei bravi, la seconda dall'arrivo di Renzo a Milano, la terza dalla visita presso il convento dei cappuccini sempre a Milano

tre macrosequenze, la prima occupata dall'arrivo dei due sposi a Monza, la seconda dalle vicende di don Rodrigo e dei bravi, la terza dall'arrivo di Renzo a Milano

due macrosequenze, la prima costituita dall'arrivo di Renzo a Milano, la seconda dalle vicende di don Rodrigo e dei bravi

Duomo (esplorazione dell'ignoto), Resegone (sicurezza del nido familiare)

Duomo (luogo fiabesco / dimensione fantastica), Resegone (luogo concreto-dimensione reale)

Duomo (dimensione artificiosa della città), Resegone (dimensione naturale e familiare degli affetti)

Resegone (dimensione artificiosa della natura), Duomo (dimensione della città)

E' un giorno eccezionale, di grande festa per il popolo di Milano che finalmente può avere il pane. Quindi, anche i montanari come Renzo si possono trattare gentilmente.

Il viandante ha paura, la sua è una cortesia di facciata. Egli teme, infatti, che Renzo in quanto popolano (gli abiti rivelano la sua condizione) sia uno dei rivoltosi.

Il viandante ha paura e la sua è solo una cortesia di facciata. Egli, come tutti i milanesi ricchi, teme un'ondata di rivolte dalla campagna.

I tempi sono cambiati: anche i contadini si sono guadagnati rispetto e considerazione grazie alla sollevazione popolare che sta avvenendo a Milano.

una figura retorica, la metonimia che esprime l'eccezionalità di ciò che sta accadendo a Milano

una figura retorica, la metafora che esprime l'eccezionalità di ciò che sta accadendo a Milano

un modo di dire tipicamente milanese che rende l'idea degli eventi eccezionali che si stanno verificando in città all'arrivo di Renzo

un modo di dire tipicamente milanese legato all'abbigliamento dei suoi abitanti

non adatto a un ingenuo montanaro come lui che non indossa la cappa

alla rovescia: i poveri comandano sui ricchi

stravolto: è in atto una sollevazione popolare

pieno di insidie e pericoli

Renzo passa inosservato, la strada è completamente deserta

la porta di ingresso priva di sorveglianza, un gran frastuono che si sente da lontano

la porta d'ingresso incustodita, la cortesia esagerata dell'agiato viandante

La porta d'ingresso incustodita; la farina gettata sulla strada

Ingenuità e stupore

Paura e disorientamento

Estraneità e ingenuità

Timore e ingenuità

L'incontro con una famiglia che ha appena depredato un forno

L'incontro con un padre cappuccino del convento di Milano dove Renzo è diretto

L'incontro con tre viandanti che hanno appena depredato un forno

L'incontro con una famiglia che ha appena assaltato una panetteria

Falso, perché negli abitanti di Milano in rivolta vede oppressi come lui in cerca di giustizia

Vero, perché Renzo è pur sempre un bravo figliolo estraneo alla violenza

Vero, perché non ne comprende le ragioni

Falso, perché Renzo non vede l'ora di partecipare al tumulto popolare e di fare giustizia

Essa costituisce il quarto tassello narrativo del Bildungsroman di Renzo dopo l'incontro con don Abbondio nel secondo capitolo, il dialogo con Azzeccagarbugli nel terzo e il confronto con don Rodrigo nel quarto

Essa costituisce il terzo tassello narrativo del Bildungsroman di Renzo dopo l'incontro con Azzeccagarbugli nel secondo capitolo e il dialogo con don Rodrigo nel terzo.

Essa costituisce il secondo tassello narrativo del Bildungsroman di Renzo dopo il confronto con Azzeccagarbugli nel terzo capitolo del romanzo.

Essa costituisce il terzo tassello narrativo del Bildungsroman di Renzo dopo l'incontro con don Abbondio nel secondo capitolo e il dialogo con Azzeccagarbugli nel terzo.

La città come luogo artificioso estraneo al panorama degli affetti di Renzo // l'ingenuità e l'estraneità del giovane

La città come luogo della giustizia sommaria e violenta // l'ingenuità e l'estraneità di Renzo

La città come luogo dello spaesamento e del traviamento di Renzo // l'ingenuità e l'inesperienza del giovane protagonista

La città come luogo del traviamento di Renzo in cerca di giustizia // lo stupore del giovane e la dimensione fiabesca dell'episodio